lunedì 25 ottobre 2010

ASSOCIAZIONE G.A.A.S.: CORSO DI TEATRO AMATORIALE



L’Associazione G.A.A.S., Gruppo di Azione e Animazione Sociale, organizza un corso di teatro amatoriale gratuito e  aperto a tutti gli appassionati di teatro desiderosi di sperimentare se stessi sul palcoscenico. 
Il laboratorio, che si svolgerà in orari serali con un impegno di due/tre giorni a settimana, presso il teatro della Parrocchia Beata Maria Vergine, è finalizzato alla rappresentazione di uno spettacolo teatrale da mettere in scena nel teatro parrocchiale ed in altri luoghi da definirsi.
Il corso sarà diretto da Roberto Papa ed il ricavato della rappresentazione verrà devoluto in beneficienza.
Per ulteriori informazioni contattare il regista al 3273568412.


Anna la Cecilia

giovedì 21 ottobre 2010

TUTTI INSIEME IN PIAZZA PER COLTIVARE UNA NUOVA CULTURA: LA MEDIAZIONE DEI CONFLITTI


"Coltiviamo una nuova cultura: la Mediazione dei Conflitti. Quando il dialogo si interrompe c’è qualcuno che può aiutarci: il Mediatore”. Con questo slogan, Giovedì 21 Ottobre 2010 si è tenuta anche a Foggia, come in tante altre città italiane,  la “Giornata nazionale della mediazione ”, coincidente con il “Conflict Resolution Day” proclamato dall’ARC (Association for Conflict Resolution), in collaborazione con il World Mediation Forum.
A scendere in piazza, per promuovere  tra la gente la conoscenza e la diffusione della cultura e della pratica della Mediazione, l’ Ufficio di Mediazione Civile e Penale del Comune di Foggia, le Associazioni Logos, G.a.a.s.(Gruppo di Azione e Animazione Sociale), Crescere Insieme, Separarsi Bene e Mediterranea Tessere, tutte realtà che, ciascuna nel proprio ambito, si occupano  di mediazione dei conflitti.
"Mediare” non significa risolvere le controversie, ma lavorare insieme alle parti per aiutarle ad auto-gestirsi e ad uscire da situazioni di stallo che le vedono cristallizzate nell’ostilità reciproca.  Il conflitto, infatti, che comunemente ha una connotazione negativa, nella mediazione riveste un’accezione positiva quale elemento creativo, fisiologico e costitutivo della relazione che, privata di questo “fattore di disturbo”,  rischia di atrofizzarsi.
Nata ufficialmente negli Stati Uniti nel primo decennio del XX secolo per gestire conflitti sorti per lo più in ambito lavorativo, negli anni '70 la Mediazione viene poi estesa  ai processi legali di separazione e divorzio al fine di ridurre il carico emotivo ed economico delle coppie in via di separazione. In Italia, la mediazione approda alla fine degli anni '80 sviluppandosi soprattutto in ambito familiare come percorso di aiuto alla coppia in crisi  prima, durante e dopo la separazione, per poi abbracciare dagli anni '90 in poi nuovi ambiti come quello scolastico,  interculturale e sociale in senso lato.
Sebbene ancora poco conosciuta dalla maggior parte della gente, Foggia si è rivelata una terra ben disposta ad accogliere il seme della mediazione, intesa come strategia comportamentale alternativa alla violenza ed all’antagonismo, orientata al dialogo ed all’incontro/confronto costruttivo. Al giorno d'oggi, infatti,  sul nostro territorio esistono diversi enti, operanti in differenti ambiti d'intervento (famiglia, scuola, vittime e autori di reato, condomini, ambienti lavorativi ed istituzionali, contesti urbani degradati), che utilizzano lo strumento della mediazione nella gestione trasformativa dei conflitti.
La Giornata è stata dunque un’occasione per condividere con la cittadinanza buone prassi e strumenti già presenti nella nostra città, che occorre diffondere in maniera sempre più capillare e diffusa per essere compresi e adottati da un numero sempre più crescente di persone che vivono situazioni conflittuali e che magari, per diffidenza o mancanza di informazione, restano bloccate nel loro malessere, impedendo al cambiamento di entrare nelle loro vite.
Nel corso della giornata è stato somministrato ai cittadini un questionario di indagine sociale per sondare il grado di conoscenza e radicamento di questa procedura alternativa di risoluzione delle controversie nel nostro tessuto sociale. Le associazioni che hanno promosso l’evento hanno inoltre donato, a tutti coloro che si sono mostrati curiosi ed interessati alla tematica, un piccolo sacchetto contenente i semi di una pianta, per trapiantare simbolicamente nel nostro territorio i semi di questa nuova cultura, con l’augurio di vederli presto germogliare e moltiplicare.
Parafrasando Danilo Dolci, profeta della non violenza, “la gente non è suolo ma semente”. Ogni persona ha dentro di sé il seme del cambiamento.  La mediazione non ha la pretesa di risolvere i conflitti al posto delle parti o di indicare la strada giusta da percorrere ma di essere un buon albero su cui salire per riposarsi, sostare nel conflitto, osservarlo da un punto di vista più ampio, con l’aiuto del mediatore, per poi decidere di scendere ed affrontare le situazioni conflittuali con nuove modalità più efficaci e costruttive.



Anna la Cecilia

martedì 19 ottobre 2010

U.S.FOGGIA-G.A.A.S: CERIMONIA DI CONSEGNA DELLE DIVISE DEL FOGGIA CALCIO AI BAMBINI DEI QUARTIERI SETTECENTESCHI



Si è svolta ieri 18 Ottobre 2010, nella sede del G.A.A.S., la cerimonia di consegna da parte del Foggia Calcio di materiale ed abbigliamento sportivo per i bambini dei Quartieri Settecenteschi che si iscriveranno alla scuola calcio dell’U.S. Foggia, per la formazione del nuovo settore giovanile.
Alla cerimonia hanno preso parte Gianni Cagiano, responsabile del progetto “Scuola Calcio U.S. Foggia”, Peppino Pavone, storico direttore sportivo dell’ U.S. Foggia, i ragazzi dei Quartieri Settecenteschi e gli operatori del G.A.A.S.
Benvenuto Grillo, Presidente del Gruppo di Azione e Animazione Sociale, ha espresso il suo più vivo compiacimento per la preziosa collaborazione con la società sportiva, importante connubio tra sport ed educazione, che permetterà ai ragazzi dei Quartieri Settecenteschi, appartenenti a nuclei familiari disagiati, di crescere in maniera sana e divertente, rincorrendo sogni e palloni su quei campi di calcio, di erba o di asfalto che siano, che non di rado sono scuola di vita. E talvolta terreno per un futuro migliore.
"Il calcio non è soltanto uno sport", ha sottolineato Grillo, "è uno strumento di educazione, di allenamento alla vita, di integrazione sociale e di apprendimento delle regole della convivenza civile".
Peppino Pavone si è rivolto ai ragazzi presenti, ponendo l’accento sulla “cultura sportiva” intesa come modo sano di intendere e di vivere il calcio, non solo come  passione e gioia di vincere e di giocare, ma come unione di intenti, accettazione della sconfitta, disciplina ed impegno nel raggiungimento di un obiettivo comune,  rispetto e lealtà contro ogni forma di violenza e di razzismo.
Ha tenuto inoltre a precisare ai presenti che la scuola calcio  non vuol essere una fabbrica di false illusioni o di vane promesse di carriera per quanti aspirano a diventare “giocatori professionisti”. "Certo", ha ammesso Pavone, "possono esserci giovani talenti come il caso di Giuseppe Colucci, ragazzo foggiano da anni affermato professionista della serie A",  ma questi sono casi che richiamano  il principio dell’ “Uno su mille ce la fa”.
I risultati e le soddisfazioni nella vita si ottengono solo con duro lavoro e sacrificio”, ha aggiunto il direttore sportivo, sottolineando che, spesso, a dover essere educati sono proprio i genitori che, anziché inculcare nei propri figli i sani valori dello sport come il rispetto dell'altro a prescindere dal suo colore e dalla sua provenienza, incitano i bambini a giocare solo per una prospettiva di arricchimento economico futuro.
Gianni Cagiano ha infine voluto evidenziare che la maggior parte dei talenti capaci di costruire con lo sport possibilità di riscatto sociale provengono proprio da contesti poveri, dalla strada o dai ghetti, laddove il calcio diventa uno strumento di affermazione dei propri diritti.
Noi ci auguriamo che, al di là del talento, il gioco del calcio possa rappresentare per i bambini dei Quartieri Settecenteschi un’opportunità piacevole per stare insieme ed apprendere, tra un fallo ed un goal, che la vera sconfitta non è perdere ma  arrendersi alla “partita” della vita, senza aver mai sudato né creduto di poter cambiare “il risultato” finale.
Qui di seguito un breve video che documenta l'evento. Buona visione a tutti!




Anna la Cecilia








“LA NOTTE DEI SENZA DIMORA” – PROVE DI UN’INCLUSIONE POSSIBILE


Giunta alla sua V edizione, si è svolta ieri 17 Ottobre 2010 la “ Notte dei  Senza Dimora” organizzata dai Fratelli della Stazione di Foggia, associazione cattolica che si occupa da anni di assistenza ad emarginati ed immigrati, denunciando il disagio di quanti hanno solo il cielo come tetto, la strada come casa ed un cartone come letto.
Ed è proprio la strada che ha fatto da palcoscenico all’evento, inserito  nella ‘rete’ della manifestazione nazionale organizzata dall’associazione milanese ‘Terre di Mezzo’, in occasione della Giornata Mondiale dell’ONU di lotta alla povertà. 
Il pronao della Villa comunale ha ospitato, raccolti attorno ad una “tavola rotonda” dal titolo “‘Foggia apre ai senzatetto: dalla via per i poveri al dormitorio. Prove di un´inclusione possibile’, il Sindaco di Foggia Gianni Mongelli, il Presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe, l´Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Foggia Pasquale Pellegrino, il Commissario Straordinario dell´IPAB di Foggia SS. Addolorata Alfonso De Pellegrino, il Presidente dell’Associazione Fratelli della Stazione Leonardo Ricciuto ed il Presidente dell’Associazione G.A.A.S. Benvenuto Grillo.
Protagonista indiscusso della serata Corrado Pasquale Rizzi, primo senzatetto di Foggia ad aver beneficiato di ‘Via della Casa Comunale’, la cosiddetta Via per i  poveri che consente ai senza dimora di ottenere la residenza anagrafica, proposta inserita nel programma elettorale di Antonio Barbone, simbolicamente e provocatoriamente candidato sindaco di Foggia per far riflettere sulla condizione dei “senza tetto”.
Oggi il signor Corrado può usufruire dell’assistenza socio-sanitaria e legale, del diritto di voto, della certificazione anagrafica di stato civile, di un domicilio cui far pervenire la propria  posta personale. Nel corso della serata ha raccontato con dignitosa compostezza la sua storia: dal divorzio, alla perdita del lavoro, alla strada. Ha poi lanciato un appello all’Amministrazione Comunale per l’erogazione di contributi economici per tutti coloro che come lui, senza casa e senza lavoro, stentano a sopravvivere. L’Assessore Pellegrino, chiamato in causa, ha riferito che, purtroppo, non ci sono  ad oggi risorse economiche destinate al contrasto della povertà per via della grave  crisi finanziaria che incombe sul Comune di Foggia. Ha aggiunto però con soddisfazione che presto, presumibilmente tra un anno,  proprio grazie all’apertura verso le proposte che le associazioni locali hanno portato avanti in nome delle categorie più svantaggiate, sorgerà un Dormitorio per i senza dimora nell’ex carcere di Sant’Eligio, progetto presentato dal Comune e dall’Ipab Maria Santissima Addolorata di Foggia proprietaria dell’immobile. Il Presidente dell’ipab De Pellegrino ha precisato che nel Dormitorio saranno previsti 24 posti letto, una mensa, servizi sanitari ed uno sportello di orientamento e di ascolto, per un’assistenza continua ad italiani e stranieri in condizione di fragilità sociale. Il Presidente dei Fratelli della Stazione, Leo Ricciuto, ha espresso la propria soddisfazione per aver aperto la V Edizione della “Notte dei Senza Dimora” con delle buone notizie e con dei risultati positivi raggiunti nell’affermazione dei diritti degli “ultimi”, risultati che soltanto un anno fa sembravano lontani.
Non sono mancati i colpi di scena nel corso della Tavola Rotonda. Le tematiche trattate, infatti,  hanno preso forma ed espressione nel volto concitato di un giovane rumeno che, con parole colorite e appassionate al limite della violenza verbale, è irrotto nella scena denunciando le politiche locali di integrazione dei cittadini stranieri, manifestando le proprie problematiche e portando la sua esperienza di lavoratore onesto, privato del diritto di ricevere i contributi previdenziali dopo tre anni di duro lavoro. Il Sindaco di Foggia Gianni Mongelli e l’Assessore alle Politiche Sociali Pellegrino hanno risposto alla comprensibile rabbia del giovane con spirito sensibile e accogliente, rimarcando gli sforzi dell’amministrazione comunale, nonostante la difficile situazione di dissesto economico che grava su di essa, nella ricerca di soluzioni possibili per favorire l’integrazione sociale degli immigrati.
Benvenuto Grillo, Presidente del G.A.A.S., richiamando l’accaduto, ha sottolineato l’importanza dell’ascolto di quanti, come il ragazzo rumeno in questione, vivono il disagio in prima persona e che, anche se apparentemente sembrano in grado solo di distruggere e rimproverare, se accolti ed ascoltati con attenzione e rispetto, sono in grado anche di suggerire e proporre interventi costruttivi alle istituzioni per dare risposte concrete ai loro disagi. Ha inoltre ringraziato l’Amministrazione Comunale per aver saputo cogliere e tradurre in progettualità le esigenze del territorio, filtrate dalle associazioni locali che, ha ribadito il Presidente del G.A.A.S., continueranno a vigilare sull’operato delle istituzioni attraverso canali partecipativi che vedano i cittadini protagonisti  delle trasformazioni territoriali. Il G.A.A.S., ha aggiunto Grillo, in sinergia con il mondo associazionistico locale, si impegnerà nella creazione  di O.A.C., Organizzazioni Autonome di Cittadini (come previste dalla Carta Europea della Cittadinanza Attiva) aventi la finalità di collaborare con le istituzioni, realizzare progettualità condivise e sup-portare la voce del popolo, la spinta innovatrice, che dal basso spinge verso l’alto.
Dopo canti, balli e degustazioni, come ogni anno, la manifestazione si è conclusa con un gesto di solidarietà più eloquente delle tante parole spese nel corso della serata: si è dormito simbolicamente in strada per testimoniare la dura realtà dei senza tetto. Per continuare a denunciare, avvicinare, condividere.

Anna la Cecilia

venerdì 15 ottobre 2010

Il G.A.A.S. collabora all'iniziativa del FAI di Foggia "PUNTIAMO I RIFLETTORI SU MASSERIA PANTANO"


Sabato 16 ottobre 2010, avrà luogo la manifestazione “Puntiamo i riflettori”, promossa dalle Delegazioni FAI presenti sul territorio, nell’ambito della campagna nazionale “Difendi l’Italia del tuo cuore”. L’obiettivo è quello di “adottare” e raccogliere fondi per la ristrutturazione  di un bene locale rappresentativo dell’identità collettiva, abbandonato o in stato di degrado, per restituirlo alla comunità.
La Delegazione di Foggia ha deciso di “puntare i riflettori” su Masseria Pantano, una masseria
rurale del ‘700 di notevole interesse storico/architettonico, attualmente inserita nel contesto
urbano in espansione.
L’evento, organizzato dalla Delegazione di Foggia, prevede una passeggiata culturale intitolata
“Incontriamoci a Masseria Pantano” che (situazione meteorologica permettendo) avrà inizio alle ore 10.30 da Piazza Purgatorio 5, dov’è ubicata la sede della Delegazione Fai di Foggia. 
Ci si muoverà quindi per raggiungere la Masseria attraversando la città e facendo sosta in alcuni punti determinati in modo da permettere a chi intende partecipare di unirsi al gruppo. 
Il G.A.A.S., che collabora al progetto del FAI, ha proposto per l’occasione al Presidente del FAI, Dott.ssa Maria Luisa D’Ippolito, di fare in modo che la marcia attraversi il Quartiere Settecentesco, zona cronologicamente contemporanea alla costruzione di Masseria Pantano.
I 5 punti di sosta in cui stazioneranno i rappresentanti della Protezione Civile sono:
1- Piazza Purgatorio
2- Pinacoteca Comunale (Via Marchese de Rosa angolo Via Ferrante Aporti)
3- Piazza della Libertà (Parcheggio nei pressi dell’INAM)
4- Scalinata della Chiesa del Carmine Nuovo
5- Inizio del tratturo Ordona-Lavello
Seguirà alle ore 18.30, nell’Auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia La Magna Capitana, un convegno sul tema “Masseria Pantano: ieri, oggi e domani”. Storici, archeologi, architetti, imprenditori e amministratori pubblici, alla luce della storia e delle ricerche condotte sul sito, avvieranno un confronto sulla possibilità di avviare un percorso per il recupero di quella testimonianza della storia locale, con l’intento di riportarla al centro della vita cittadina.
I contributi raccolti nel corso della manifestazione rappresenteranno la base simbolica dei fondi necessari a restaurare e restituire alla Comunità locale la REGIA MASSERIA PANTANO.
Vi aspettiamo numerosi!

Anna la Cecilia (Gruppo di Azione e Animazione Sociale G.A.A.S.)
Francesca Capone (Fondo Ambiente Italiano FAI  - Gruppo di Azione e Animazione Sociale G.A.A.S)



venerdì 8 ottobre 2010

IL CALCIO COME STRUMENTO EDUCATIVO: IL G.A.A.S. COLLABORA CON L'U.S. FOGGIA PER LA FORMAZIONE DEL NUOVO SETTORE GIOVANILE


Il G.A.A.S., Gruppo di Azione e Animazione sociale, continua ad espandere le sue attività a sostegno dei minori dei Quartieri Settecenteschi. 
Nato nel Marzo 2007 con la volontà di attuare nuove strategie di intervento in un territorio segnato da una grave emergenza abitativa, sociale ed economica, si occupa di mediazione, orientamento ed animazione sociale attraverso uno sportello fisso e mobile attivo nei suddetti quartieri, in sinergia con i servizi territoriali.
Infanzia e adolescenza, anche in considerazione della pressoché totale mancanza di spazi di aggregazione, risultano le categorie più esposte agli elevati rischi che il territorio presenta. 
In considerazione della funzione socializzante, catartica ed educativa dello sport, il G.A.A.S. ha di recente avviato una collaborazione con la scuola calcio dell’U.S. FOGGIA per la formazione di un “Nuovo Settore Giovanile”.
Si intende in questo modo utilizzare come strumento di prevenzione della devianza minorile  anche il gioco del calcio per incanalare quei bambini, che spesso giocano soli per le strade dei Quartieri Settecenteschi, verso il rispetto delle regole e dell’altro, l’accettazione della sconfitta, la fiducia in se stessi  e l’autodisciplina, guidati da un educatore adulto in grado di trasformare una grande passione in palestra di vita.
Il calcio è infatti, in un certo senso, una metafora della società, un’esperienza comunitaria in cui solo se si scende insieme in campo, solo se si agisce e si pensa collettivamente, ciascuno con il proprio ruolo e la propria specificità unica ed irripetibile, diventa possibile vincere ed affrontare  i problemi e le sfide della vita. 
Possono iscriversi alla scuola calcio bambini e bambine tra i 5 e i 12 anni di età.
Gli allenamenti si terranno nel campo della “Parrocchia del Sacro Cuore”.
Per informazioni più precise rivolgersi allo sportello del G.A.A.S. in via Meridiana 58 il Mercoledì pomeriggio dalle ore 18:00 alle ore 19:00 o telefonare al 320 – 4094562.


Anna la Cecilia

martedì 5 ottobre 2010

FOGGIA CAMBIA VOLTO: FINANZIATI I TRE PROGETTI DI INFRASTRUTTURAZIONE SOCIALE


Uno spiraglio di luce si intravede tra le fessure della crisi.
Foggia sta per cambiare volto. Dalla pancia della città abbandonata al degrado ed all’incuria stanno per nascere nuove strutture socio-sanitarie, calibrate sui bisogni reali del territorio.
A distanza di 9 mesi dalla presentazione da parte del Comune di Foggia alla Regione Puglia di tre progetti di infrastrutturazione sociale, Sabato 25 Settembre 2010, in sala giunta di Palazzo di Città, si è tenuta la conferenza stampa per l’approvazione e l’ufficializzazione dei  progetti, che godranno di un finanziamento complessivo di 3 Milioni di euro (Fondi FESR).
Come molti già sanno, si tratta di due ruderi abbandonati da anni che presto saranno oggetto di importanti ristrutturazioni con cambio di destinazione d’uso: la Palestra ex Gil di Via Matteotti verrà trasformata in un Centro di Mediazione Civile e Penale e l’ex Carcere di Sant’Eligio verrà riconvertito in un Dormitorio per senza fissa dimora. Il terzo progetto, invece, vedrà l’ex II Circoscrizione Cattedrale di via Frascolla trasformarsi in un centro diurno polivalente per minori.
All’incontro erano presenti il Sindaco di Foggia Gianni Mongelli, l’assessore comunale alle Politiche Sociali Pasquale Pellegrino,  il  commissario straordinario dell’ IPAB Addolorata di Foggia Alfonso De Pellegrino e l’assessore regionale al Lavoro e Welfare Elena Gentile. Quest’ultima si è complimentata con il Comune di Foggia per il lavoro svolto e per aver avviato processi di ascolto del territorio,  in linea con il nuovo sistema di welfare della Regione Puglia, più partecipato e moderno, che promuove la persona quale soggetto attivo e competente, superando l’antica logica assistenzialistica. L’Assessore Gentile ha aggiunto inoltre che con queste nuove progettualità “è’ stata scritta una pagina di bella e buona amministrazione”.
Il G.A.A.S. e la Scurpiddu si associano alle parole dell’Assessore regionale ringraziando il Comune di Foggia per aver mostrato attenzione e sensibilità rispetto ai suggerimenti elaborati dalle due realtà associazionistiche, operanti da più di tre anni nei Quartieri Settecenteschi di Foggia, insieme ai residenti stessi (progetto “C.I.S.I – Centro di Integrazione Socio Istituzionale” e progetto “Centro Diurno Danilo Dolci”).
 Dai dati emersi dal monitoraggio realizzato dal G.A.A.S. e dalla Scurpiddu i cittadini, infatti, hanno espresso la necessità di un Centro di aggregazione per minori e di un luogo in cui i loro problemi quotidiani potessero trovare ascolto e supporto. Questa collaborazione tra cittadini, istituzioni e mondo associazionistico  segna una svolta significativa nelle politiche sociali: si passa dall’assistenzialismo alla partecipazione dei diretti interessati alla coprogettazione nei servizi alla persona.
In quest’ottica di condivisione e co-costruzione  delle scelte di governo della città,  lo scorso 11 Aprile la Cooperativa Scurpiddu ed il G.A.A.S., insieme a numerose associazioni locali e con il patrocinio degli Enti Comune e Provincia di Foggia, hanno realizzato la XII Giornata di Strada nel cortile del Primo Circolo Didattico N. Parisi, adiacente all’Ex Gil di Via Matteotti, al fine di socializzare con la cittadinanza, prima ancora della sua ufficializzazione, i tre progetti di riqualificazione, secondo i principi della partecipazione.
Affinchè i cantieri non risultino fattori di disturbo per i residenti bensì catalizzatori di curiosità ed  interesse, il G.A.A.S. e la Scurpiddu hanno già provveduto a presentare nuove proposte al Comune per fare in modo che  i suddetti progetti non risultino “calati dall’alto” ma ben accettati e condivisi dai cittadini. L’idea pilota è quella di occupare creativamente  il tempo necessario per il completamento degli interventi strutturali, trasformando la spazio urbano in un “Cantiere aperto” alla cittadinanza che animi il periodo dei lavori con giornate di animazione artistico-ludico-culturale di strada. Il cantiere potrebbe così divenire un’occasione insostituibile per rafforzare il legame sociale, riqualificare i rapporti tra cittadini e istituzioni e raccogliere adesioni per la nascita di O.A.C. 

Queste ultime sono Organizzazioni Autonome di Cittadini, ossia organi di partecipazione civica, di tutela dei beni comuni e di vigilanza dell’operato delle istituzioni per impedire illeciti o danni alle persone e ai beni comuni, promossi dalla “Carta Europea della Cittadinanza Attiva”, che stabilisce diritti e doveri delle organizzazioni civiche che partecipano ai processi decisionali relativi alle politiche pubbliche.


Nell’attesa che i sogni prendano forma e la città mostri il suo nuovo volto, più umano, curato e solidale,  vi proponiamo qui di seguito il video relativo alla XII Giornata di Strada dell’Operazione Scurpiddu, a cui hanno preso parte anche il Sindaco Gianni Mongelli, il Vice Sindaco Lucia Lambresa e l’Assessore alle Politiche Sociali Pasquale Pellegrino, l’ex Assessore all’Urbanistica Nicola Lo Muzio, protagonisti del “volo simbolico” dei tre modelli di carta raffiguranti le strutture che presto “innalzeranno” la qualità dei servizi socio-sanitari
Il video è stato realizzato da Sergio Grillo, abile e sensibile narratore di immagini, titolare della Fog Produzioni video.  


Buona visione a tutti!

Anna la Cecilia

VIDEO XII GIORNATA DI STRADA - PRIMA PARTE


VIDEO XII GIORNATA DI STRADA - SECONDA PARTE